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Curiositá

Queste non le sa nessuno, curiosità sui sigari per stupire tutti

Il mondo dei sigari è ricco di storia, tradizione e dettagli affascinanti che spesso sfuggono anche agli appassionati più esperti.

Queste curiosità offrono uno sguardo approfondito su aspetti meno noti del mondo dei sigari, arricchendo la conoscenza di ogni appassionato e fornendo spunti interessanti per conversazioni future.

Queste non le sa nessuno, curiosità sui sigari per stupire tutti (SigariAvana.it)

Ecco alcune curiosità sorprendenti che potrebbero stupire i tuoi amici durante la prossima fumata in compagnia.

L’espressione inglese “Close, but no cigar” (“Vicino, ma niente sigaro”) ha radici nei primi anni del XX secolo, quando i sigari erano premi comuni nelle fiere e nei carnevali. Se un partecipante mancava di poco la vittoria, gli veniva detto che era “vicino, ma niente sigaro”, indicando che non aveva vinto il premio.

Il celebre autore Mark Twain era noto per il suo amore per i sigari, fumandone fino a 22 al giorno. Quando promise alla moglie di smettere, soffrì di un blocco dello scrittore che durò quasi un anno. Riprendendo l’abitudine, ritrovò la sua vena creativa, dimostrando quanto i sigari fossero parte integrante del suo processo creativo.

Il primo ministro britannico Winston Churchill era raramente visto senza un sigaro. La sua passione era così nota che una delle dimensioni dei sigari è stata chiamata “Churchill” in suo onore, caratterizzata da una lunghezza di circa 17,8 cm e un diametro di 1,9 cm.

Sigari e altre curiosità

I sapori intensi dei sigari provengono da semi di tabacco sorprendentemente piccoli. Un singolo fiore di tabacco può produrre oltre 3.000 semi, e un ditale da cucito può contenerne più di 1.000. Da questi minuscoli semi nascono le piante che danno vita ai sigari che conosciamo.

Sigari e altre curiosità (SigariAvana.it)

Quando Cristoforo Colombo sbarcò nelle Americhe nel 1492, gli indigeni gli offrirono foglie di tabacco essiccate. Questo incontro segnò l’introduzione del tabacco in Europa, dando inizio alla diffusione della cultura del sigaro nel Vecchio Continente.

Il marchio Cohiba, uno dei più prestigiosi nel mondo dei sigari cubani, ha origini relativamente recenti. Fondato nel 1966, inizialmente produceva sigari esclusivamente per Fidel Castro e per i dignitari stranieri in visita a Cuba. Solo nel 1982 i sigari Cohiba furono resi disponibili al pubblico.

In Italia, la produzione di sigari ha una lunga tradizione, e le “sigaraie” erano le donne specializzate nella loro realizzazione. Questo mestiere, emblematico delle Manifatture Sigaro Toscano, richiedeva grande abilità manuale e rappresentava una parte importante dell’economia locale.

Esistono numerosi formati di sigari, ognuno con caratteristiche specifiche. Ad esempio, il “Robusto” è corto e dal diametro ampio, offrendo una fumata intensa e relativamente breve, mentre il “Lancero” è lungo e sottile, garantendo un’esperienza più delicata e prolungata.

Per conservare al meglio i sigari, è fondamentale mantenerli in un ambiente con umidità relativa intorno al 70%. Gli humidor sono appositi contenitori progettati per questo scopo, assicurando che i sigari mantengano il loro aroma e sapore originali nel tempo.

Un sigaro è composto da tre parti principali: la capa (foglia esterna), il capote (foglia di sottofascia) e il tripa (ripieno). La combinazione di queste foglie, provenienti da diverse parti della pianta e sottoposte a differenti processi di fermentazione, determina il gusto e l’aroma finali del sigaro.

Nel mondo del cinema, i sigari hanno spesso rappresentato status, potere o ribellione. Personaggi iconici come Tony Montana in “Scarface” o l’Uomo senza nome interpretato da Clint Eastwood nei western di Sergio Leone sono spesso raffigurati con un sigaro, sottolineando il loro carattere deciso e indipendente.

Matteo Fantozzi

Giornalista pubblicista dal 2013 è laureato in storia del cinema e autore di numerosi libri tra cui “Gabriele Muccino il poeta dell’incomunicabilità” e “Gennaro Volpe: sudore e cuore”. Protagonista in tv di trasmissioni come La Juve è sempre la Juve su T9 e Il processo dei tifosi su Teleroma 56.

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Matteo Fantozzi

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