Hai tra le mani un sigaro nuovo, lo osservi, lo annusi, lo tocchi… ma qualcosa ti frena. Sarà davvero un buon sigaro o solo fumo negli occhi?
Per chi ama questo mondo, riconoscere la qualità di un sigaro è quasi un’arte — fatta di sensi, esperienza e qualche piccolo trucco del mestiere. E no, non serve essere un esperto con anni di degustazioni alle spalle: basta sapere dove guardare.

Iniziamo dalla capa, ovvero la foglia esterna che avvolge il sigaro. È la prima cosa che vedi, e spesso è anche la più rivelatrice. Una buona capa deve avere un aspetto omogeneo: il colore dev’essere uniforme, senza macchie evidenti o striature sospette. Ma non fermarti all’occhio: passa alle dita. Tocca il sigaro con delicatezza e sentine la consistenza. Non dovrebbe essere né troppo secco né eccessivamente morbido. L’equilibrio, qui, fa la differenza.
Ora passiamo all’aroma. Prima ancora di accenderlo, un sigaro di qualità emana un profumo ricco, avvolgente, anche a crudo. Annusalo vicino alla punta: se percepisci note terrose, legnose, magari anche un pizzico di spezie, sei sulla buona strada. Ma attenzione agli odori chimici o pungenti: potrebbero segnalare conservazione sbagliata o tabacco di bassa qualità.
Segnali importanti
Un altro segnale importante sta nel riempimento. Premi leggermente il sigaro tra pollice e indice lungo tutta la sua lunghezza. Dovresti sentire una compattezza regolare, senza zone troppo dure o troppo vuote. Se il tabacco è distribuito male, la fumata sarà irregolare e il tiro compromesso. E chi ha già provato un sigaro che “tira male” sa quanto può essere frustrante.

Il momento dell’accensione, poi, è rivelatore. Se la fiamma prende bene, senza che tu debba insistere troppo, e il fumo risulta denso ma non eccessivo, allora ci siamo. Un buon sigaro brucia lentamente, in modo uniforme, e il gusto si evolve con il tempo, regalando una gamma di sfumature — mai monotono, mai aggressivo.
Ma il vero segreto, spesso, è il retro-gusto. Dopo la fumata, resta una nota pulita, equilibrata, persistente ma piacevole. E questo vale ancora di più se ti piace abbinare il sigaro a un rum scuro, un whisky torbato o un buon caffè amaro. Quando tutto si armonizza, capisci che non stai solo fumando: stai vivendo un’esperienza.
È anche importante ricordare che il modo in cui il sigaro è stato conservato fa la differenza. Se ti capita di comprarli fuori dalle rivendite ufficiali o online, controlla che arrivino ben umidificati. I sigari di qualità hanno bisogno di essere trattati con rispetto, altrimenti perdono il loro potenziale — un po’ come un vino lasciato al sole