Sigari, ci sono diversi modi per conservarli in base alle stagioni? La verità

Se sei un appassionato di sigari, prima o poi ti sarai trovato davanti a un dilemma che sembra banale ma non lo è affatto: cambia qualcosa nella conservazione dei sigari quando cambiano le stagioni?

La risposta breve è sì, ma la faccenda merita un po’ più di attenzione. E soprattutto, qualche consiglio concreto.

sigari e un orologio da taschino
Sigari, ci sono diversi modi per conservarli in base alle stagioni? La verità (SigariAvana.it)

Quando si parla di conservazione dei sigari, si entra in un mondo fatto di dettagli e microclimi, dove anche pochi gradi in più o in meno possono alterare l’esperienza finale. Ma non lasciamoci intimidire: con un po’ di cura – e qualche trucchetto pratico – si può evitare che il cambio di stagione rovini le nostre scorte.

La chiave di tutto è l’umidità relativa. I sigari amano restare tra il 65% e il 72%. Ma se vivi in un posto dove l’estate è calda e l’inverno secco, avrai notato che mantenere quella fascia diventa complicato. In estate, ad esempio, l’umidità naturale può far impazzire l’igrometro, mentre in inverno l’aria secca può disidratare il tabacco anche se i sigari stanno dentro un humidor.

Qui entra in gioco la gestione stagionale: non si tratta di stravolgere tutto, ma di adattare il sistema. Alcuni, ad esempio, cambiano la tipologia di humidifier a seconda del periodo. In inverno si può optare per soluzioni a base di glicole propilenico, che rilasciano umidità in modo più controllato. In estate, invece, funzionano bene i dispositivi passivi o le bustine Boveda da 65% o 69%.

Attenzione alla temperatura (e al sole)

Un altro aspetto da non sottovalutare è la temperatura interna dell’ambiente. L’estate porta con sé un rischio concreto: quello delle larve del tabacco (Lasioderma serricorne). Se la temperatura nell’humidor supera i 22-24°C per più giorni, quelle maledette possono svegliarsi e iniziare a fare danni. E sì, i piccoli fori nei sigari sono il segno inequivocabile: se li vedi, non c’è molto da fare.

sigari in una scatoletta
Attenzione alla temperatura (e al sole) (SigariAvana.it)

Un consiglio semplice? In estate, mai – e dico mai – lasciare l’humidor vicino a una finestra. Anche il vetro schermato non basta se il sole batte per ore.

La verità è che non serve stravolgere, ma osservare. Imparare a leggere i segnali: se i sigari diventano troppo duri, l’aria è troppo secca. Se la combustione è difficile o l’aroma troppo piatto, potrebbe esserci troppa umidità. Sembra complicato, ma dopo un po’ diventa naturale. E sì, cambia tutto con le stagioni – ma in modo sottile.

Allora, vale la pena modificare qualcosa a seconda del periodo dell’anno? Assolutamente sì, soprattutto se vuoi che ogni sigaro, acceso magari in terrazzo a fine giornata, sia davvero all’altezza. E tu, hai mai notato differenze nei tuoi sigari tra estate e inverno? Potrebbe essere il momento giusto per sperimentare.

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