Sigari solo a Cuba? I posti più curiosi dove viaggiare per trovare i migliori

Quando pensi ai sigari, probabilmente la prima immagine che ti viene in mente è quella di un vecchio contadino cubano, con il viso segnato dal sole e un sigaro acceso tra le dita.

E non è un caso: Cuba è l’icona mondiale del fumo lento. Ma siamo davvero sicuri che i migliori sigari al mondo si trovino solo lì? Spoiler: no. E in realtà, alcuni dei luoghi più sorprendenti per chi cerca eccellenza e autenticità in un sigaro premium si trovano ben lontano dai confini cubani.

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Sigari solo a Cuba? I posti più curiosi dove viaggiare per trovare i migliori (SigariAvana.it)

Ci sono paesi che, pur essendo fuori dai radar del grande pubblico, coltivano una tradizione del tabacco ricca e affascinante. A volte la scoperta parte proprio da qui: smettere di cercare solo dove tutti vanno, e iniziare a esplorare.

Uno dei primi nomi da citare, per esempio, è la Repubblica Dominicana. Sì, proprio lì. Spesso viene considerata la “sorella minore” di Cuba, ma negli ultimi vent’anni ha alzato il livello in modo impressionante. Le zone di Santiago e La Vega producono alcuni dei sigari artigianali più apprezzati al mondo, tanto che marchi come Davidoff e Arturo Fuente hanno scelto di stabilire lì le loro principali manifatture. E non è solo marketing: visitare una fabrica in Dominicana è un’esperienza intensa, fatta di aromi, mani esperte e ritmi lenti.

Poi c’è Nicaragua, terra vulcanica e piena di contrasti. Qui il tabacco ha un carattere forte, come il terreno su cui cresce. Le regioni di Estelí e Jalapa sono diventate sinonimo di sigari robusti, speziati, con un’anima profonda. Personalmente, la visita a una piantagione nicaraguense mi ha colpito più di quanto immaginassi: la cura, il silenzio, la dedizione… tutto trasmette un senso di rispetto quasi rituale verso il prodotto.

Paesi meno noti per i sigari

Meno noto ma decisamente interessante è Honduras. Negli ultimi anni ha saputo ritagliarsi uno spazio tutto suo. Nelle valli intorno a Danlí si trovano produttori indipendenti che puntano su piccoli lotti e varietà particolari. Qui i sigari spesso sorprendono per equilibrio e complessità. Vale davvero la pena inserirlo nel tuo prossimo itinerario se ami scoprire produzioni meno commerciali ma ricche di personalità.

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Paesi meno noti per i sigari (SigariAvana.it)

E se pensi che l’Asia non abbia nulla a che fare con il mondo del sigaro, ti sbagli. In Indonesia, ad esempio, si coltiva un tipo di tabacco usato come wrapper per molti sigari di fascia alta. L’isola di Sumatra è famosa per la sua foglia elastica e dal gusto delicato. Non troverai magari grandi marchi da visitare, ma se ami la materia prima, questa è una destinazione insolita che sa sorprenderti.

E l’Italia? Non è certo una capitale mondiale del sigaro, ma un viaggio nelle terre del toscano, tra Toscana e Umbria, può offrire spunti sorprendenti. Più rustici, più intensi, certo, ma anche questi sigari hanno una storia da raccontare.

Allora, davvero i sigari di qualità esistono solo a Cuba? O forse, come spesso accade, vale la pena alzare lo sguardo e lasciarsi incuriosire da mete nuove? Forse il sigaro migliore non è quello che già conosci, ma quello che devi ancora scoprire.

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