Sigari e tè freddo, si abbinano bene d’estate?

C’è qualcosa di quasi cinematografico nell’immagine di una terrazza assolata, un libro semiaperto, il suono leggero delle cicale, e in mano un buon sigaro e un bicchiere di tè freddo con ghiaccio che si scioglie piano.

Ma questa combinazione ha davvero senso? E soprattutto: funziona?

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Sigari e tè freddo, si abbinano bene d’estate? (SigariAvana.it)

D’estate, lo sappiamo, tutto cambia. Anche il modo in cui fumiamo o beviamo. Le bevande calde diventano quasi impraticabili, e anche i distillati forti spesso fanno un passo indietro per lasciare spazio a qualcosa di più fresco, più beverino. Ma il sigaro, con tutta la sua ritualità e profondità, sembra appartenere a un mondo a parte, dove il tempo si dilata e il clima passa quasi in secondo piano.

Eppure, molti appassionati hanno iniziato a sperimentare accostamenti più audaci, proprio durante i mesi estivi. Invece del solito whisky torbato o del rum speziato, si inizia a parlare di abbinamenti col tè freddo. Non stiamo parlando di quello commerciale, zuccheroso e aromatizzato alla pesca, ma di infusi preparati in casa, con foglie vere, magari lasciate in infusione a freddo per ore, e aromatizzate con agrumi o erbe fresche. Il risultato? Una bevanda leggera ma sorprendentemente profonda, capace di affiancare — e non coprire — le note complesse di un sigaro ben scelto.

Il sigaro e il suo profilo aromatico

Prima di andare oltre, serve un attimo di contesto. Il sigaro ha un profilo aromatico ampio: si va dalla terra bagnata alla frutta secca, passando per spezie dolci e legno stagionato. Non tutti i tè freddi sono in grado di reggere il confronto. Ma alcuni ci riescono, eccome. Un tè nero Darjeeling, ad esempio, con il suo gusto secco e persistente, può valorizzare un sigaro chiaro, più dolce. Se invece si fuma qualcosa di più robusto, un Lapsang Souchong, con la sua affumicatura naturale, diventa un alleato straordinario.

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Il sigaro e il suo profilo aromatico (SigariAvana.it)

Uno degli accostamenti che ho provato personalmente e che consiglio spesso è sigaro leggero (come un Connecticut) con tè verde freddo al limone e menta. È fresco, pulisce il palato, e crea un gioco interessante tra il vegetale del tè e le note cremose del sigaro. Non serve essere esperti per cogliere queste sfumature: bastano attenzione e un po’ di curiosità.

Dal punto di vista dell’esperienza, poi, c’è un vantaggio non banale. Il tè freddo è leggero, non altera troppo i sensi, e ti permette di gustare il sigaro con più lucidità, senza appesantire. È perfetto per le ore del pomeriggio, o per una serata lunga, dove magari si fuma più lentamente, godendosi il fresco che finalmente arriva.

Chiaramente, non tutti i puristi approveranno. Ma la bellezza dell’abbinamento sta anche qui: nel gioco, nell’improvvisazione, nella voglia di uscire dallo schema. E magari, tra un sorso e una boccata, scoprire che certe regole erano solo abitudini da riscrivere.

Quindi la domanda resta: sei pronto a provare qualcosa di diverso, anche solo per cambiare ritmo a una serata estiva? Magari il tuo prossimo sigaro avrà un compagno inedito e sorprendente. Sta a te scoprirlo.

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