Tosse da sigari, faresti meglio a smettere: ecco i rischi

C’è un certo fascino nell’immagine di qualcuno che fuma un sigaro con aria rilassata, magari in compagnia, dopo cena.

Non ha la stessa percezione “sporca” della sigaretta, vero? Ma c’è un dettaglio che sfugge a molti: quella tosse secca e persistente che torna ogni volta, soprattutto la mattina.

Magari all’inizio sembra solo un fastidio, qualcosa che “passa con un sorso d’acqua”, ma col tempo diventa parte della routine. Se ti è familiare, forse è il momento di guardarla in faccia per ciò che è: un campanello d’allarme.

I sigari sono spesso visti come una scelta “più raffinata” rispetto alle sigarette, anche perché non sempre vengono inalati. Ma attenzione: non inalare non significa non assorbire. I dati parlano chiaro: anche chi non tira il fumo nei polmoni finisce comunque per assorbire nicotina e sostanze tossiche attraverso le mucose della bocca. E sì, anche i fumatori occasionali di sigari sono esposti a rischi reali e concreti.

Uno studio pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute mostra che chi fuma sigari ha un rischio aumentato di sviluppare tumori della bocca, della gola, dell’esofago e dei polmoni. E la tosse cronica è spesso il primo segnale che qualcosa nei polmoni o nelle vie respiratorie non sta funzionando come dovrebbe. È il corpo che prova a liberarsi di quello che stai accumulando, ogni volta che accendi.

I problemi legati alla nicotina

Il problema maggiore è che il fumo dei sigari è molto più denso e irritante rispetto a quello delle sigarette. Brucia lentamente, produce più catrame e contiene una concentrazione elevata di sostanze cancerogene. Anche se stai all’aperto o non lo aspiri, una buona parte di quel fumo finisce comunque nei tuoi polmoni — o peggio, in quelli di chi ti sta intorno. E qui entriamo nel campo del fumo passivo, ancora troppo sottovalutato quando si parla di sigari.

C’è poi un altro punto che vale la pena considerare: la nicotina. Un sigaro può contenere anche 10 volte la nicotina di una sigaretta. Anche se non la inali, la nicotina entra in circolo e può creare dipendenza, magari meno evidente, ma subdola. Ti ritrovi a volerlo sempre “in certi momenti”, e a quel punto smettere non è più così facile.

Ecco perché quella tosse da sigari non va ignorata. Non è solo un effetto collaterale “normale”, ma spesso il segnale che il tuo corpo è in difficoltà. Se ti trovi spesso a tossire dopo aver fumato, se la gola ti brucia o hai quella sensazione di muco che non va via… forse è ora di farti qualche domanda in più. Hai mai provato a fermarti, anche solo per un mese, e vedere come cambia il tuo respiro?

Non è questione di moralismi. È questione di ascoltare il proprio corpo. Ogni sigaro ha un suo costo, e non parliamo solo di euro. Vale la pena continuare solo per il gusto di un’abitudine, quando il conto potrebbe arrivare in forma di broncopatia, enfisema o peggio?

Alla fine la scelta è tua. Ma la prossima volta che quella tosse torna a farsi sentire, chiediti: è davvero solo una tosse… o è il modo in cui il tuo corpo ti sta chiedendo di fermarti?