Si fuma un sigaro, si chiacchiera, ci si rilassa… e poi, una volta finito, lo si schiaccia nel posacenere, magari con un po’ di forza, come fosse una sigaretta qualsiasi. E invece no. Qui nasce il primo errore.
C’è un gesto che quasi tutti compiono senza pensarci troppo, come fosse un automatismo.
Molti lo fanno, me compreso — per anni. Poi un giorno un vecchio tabaccaio mi ha detto con tono serio: “Ma lo sai che stai spegnendo il sigaro nel modo peggiore possibile?” Non era una critica, era un richiamo alla cultura del fumo lento, a quel mondo fatto di gesti lenti, consapevoli, rispettosi del tempo e della materia.
Schiacciare un sigaro nel posacenere non è solo scorretto, è un vero e proprio sacrilegio. Perché? Semplice: il tabacco del sigaro è completamente diverso da quello della sigaretta. È fermentato, compatto, pensato per bruciare lentamente. Quando lo schiacci, lo costringi a un’estinzione forzata che genera odori sgradevoli, fumo acre e cenere incollata. Ti rovini gli ultimi minuti di piacere e lasci un ricordo pessimo nell’aria.
In più, molti sigari sono fatti a mano, con cura artigianale. Spegnerli come mozziconi significa anche mancare di rispetto a quel lavoro, a quella passione incisa in ogni foglia arrotolata.
Non si spegne. Esatto. Si lascia morire da solo. Quando hai finito di fumare, posalo nel portacenere. Da solo, senza toccarlo più. In pochi minuti — di solito tra i 2 e i 5 — si spegnerà naturalmente, senza traumi. E senza lasciare odori sgradevoli. Il fumo residuo sarà più lieve, più pulito. Questo perché l’aria smette di fluire, e la combustione si arresta dolcemente.
È un piccolo trucco, ma cambia tutta l’esperienza.
Chi fuma sigari premium lo sa bene: ogni fase conta. Dall’accensione (mai con accendini al petrolio!) fino all’ultimo centimetro fumabile. Spegnere bene un sigaro non è solo un vezzo da intenditori, è un gesto che dice chi sei, quanto conosci ciò che stai facendo e quanto rispetto hai per l’oggetto in mano.
Pensaci: nessuno si beve un vino importante per poi versarne l’ultimo sorso nel lavandino, no? Ecco, lo stesso vale qui.
E il giorno dopo? Se lasci un sigaro spento naturalmente, noterai che il profumo residuo è più sopportabile, quasi neutro. Questo vale anche se, raramente, vuoi riprenderlo in mano il giorno dopo (anche se la maggior parte degli appassionati preferisce non farlo).
E non è solo questione di stile: secondo studi pubblicati su riviste come Tobacco Control, la combustione forzata produce più composti tossici rispetto alla combustione naturale e graduale. Un motivo in più per cambiare abitudine.
E ora che lo sai… riesci ancora a schiacciarlo senza pensarci? Forse no. Forse, la prossima volta che fumi un sigaro, ti verrà spontaneo posarlo con cura e lasciarlo spegnere in pace. Come si fa con le cose importanti. Perché, in fondo, un sigaro ben fumato finisce proprio così: con rispetto.
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