Come sono i sigari in Australia? Il viaggio perfetto

C’è un fascino particolare nel portarsi un sigaro in tasca durante un viaggio. Ma farlo in Australia è tutta un’altra storia.

Terra selvaggia, moderna e lontanissima da tutto: non è certo il primo posto che viene in mente quando si parla di sigari. E invece, proprio lì, può iniziare un viaggio davvero inaspettato.

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Come sono i sigari in Australia? Il viaggio perfetto (SigariAvana.it)

La prima cosa che colpisce non è il sigaro in sé, ma il contesto. Immagina di trovarti a Sydney, seduto su una terrazza che guarda l’Opera House, mentre il sole tramonta e l’aria si fa appena più fresca. È in quel momento che accendere un sigaro diventa un gesto lento, quasi meditativo. Però… non così semplice come si potrebbe pensare.

In Australia, la regolamentazione sul tabacco è tra le più rigide al mondo. I sigari sono legali, ma soggetti a pesanti tasse e restrizioni. Non si trovano ovunque, e quando si trovano… beh, preparati a spendere. Il prezzo medio di un sigaro premium può superare facilmente i 40 o 50 dollari australiani, anche per marchi comuni in Europa.

Questo però ha creato un mercato molto selezionato. I rivenditori autorizzati sono pochi, ma spesso di altissima qualità. Tra i più noti, vale la pena citare “Cigar Hut” o le eleganti boutique di Melbourne e Brisbane, dove l’esperienza di acquisto è curata nei minimi dettagli. In molti casi, il cliente non si limita a comprare: scambia consigli, racconta viaggi, scopre gusti nuovi.

La sorpresa dei sigari in Australia

E qui arriva la sorpresa: gli australiani amano i sigari, ma li trattano con un rispetto quasi cerimoniale. Non si fuma per abitudine, ma per celebrazione. Che sia un matrimonio, una promozione o semplicemente una serata tra amici, ogni occasione è buona per godersi un sigaro artigianale in compagnia.

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La sorpresa dei sigari in Australia (SigariAvana.it)

E se stai pensando di portartene qualcuno da casa, attenzione: l’importazione personale è possibile ma limitata. Attualmente, puoi entrare nel paese con fino a 25 sigari senza dichiarazione, ma oltre quella soglia scattano dazi molto severi. Conviene informarsi bene prima di partire (il sito della Australian Border Force è molto chiaro in proposito).

Dal punto di vista del gusto, i sigari venduti in Australia seguono tendenze simili a quelle europee: Cuba resta la regina indiscussa, ma c’è molta curiosità verso il Nicaragua, la Repubblica Dominicana e persino alcune rarità africane. Il pubblico locale cerca sigari complessi, eleganti, a combustione lenta. Niente di frettoloso. E molti scelgono aromi legnosi o speziati, in linea con una cultura gastronomica che ama i sapori intensi.

Insomma, fumare un sigaro in Australia è un’esperienza che va oltre il semplice gesto. È un modo per rallentare, per godersi un momento e, perché no, per scoprire una cultura che, pur lontanissima dalla nostra, sa apprezzare l’arte del fumo lento con autentica passione.

Hai mai pensato di provare un sigaro guardando l’oceano da Bondi Beach? Chissà, magari è il tuo prossimo viaggio a sorpresa.

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